Porte ascensori per disabili per garantire accessibilità e autonomia

Le porte ascensori per disabili devono essere progettate in modo adeguato per garantire a persone con disabilità di poter entrare e uscire facilmente dalla cabina, anche in autonomia. 

In questo senso, i requisiti minimi necessari sono definiti dalla normativa di riferimento che indica precisi parametri e requisiti tecnici per le porte, allo scopo di garantire un utilizzo agevole ma anche sicuro degli ascensori.

Nella progettazione delle porte si devono tenere in considerazione principalmente tre parametri:

  • → la larghezza della porta
  • → lo spazio antistante la cabina
  • → il sistema di apertura

Qual è la larghezza porta ascensore per disabili minima?

La normativa ha stabilito dimensioni minime per le porte degli ascensori per disabili. In particolare la larghezza minima (o luce) fissata a livello nazionale è di 80 cm, con alcune eccezioni, come quella lombarda. In Lombardia, infatti, il valore minimo previsto è di 85 cm.

Si tratta dello spazio minimo necessario per consentire l’ingresso di carrozzine o ausili per la deambulazione. 

Apertura porta ascensore per disabili: quali requisiti?

Per garantire facilità di manovra, la normativa ha fissato le misure a 140×140 cm per gli edifici esistenti e 150×150 cm per le nuove costruzioni lo spazio minimo necessario nella zona antistante l’ascensore.

Inoltre, è necessario installare soluzioni che siano in grado di garantire la facilità di manovra e l’autonomia del disabile, come i sistemi automatici di apertura e chiusura porte.

Per approfondimenti, rimandiamo all’art. 8.1.12 (Ascensore) del DM 236 del 1989 (abbattimento barriere architettoniche) e al D.Lgs 81/2008.

A cura di Tieffe